Il giovane centrocampista del Torino Samuele Ricci si è raccontato in una intervista dagli inizi della sua carriera fino alla conquista della Nazionale.
Samuele Ricci è stato uno degli uomini al centro del calciomercato negli ultimi giorni di trattative. Il centrocampista classe 2001, dopo una prima metà di stagione ad altissimi livelli con l’Empoli, si è infatti trasferito al Torino dove proseguirà il suo percorso di crescita.
In queste settimane, però, Ricci ha anche conquistato la maglia della Nazionale maggiore venendo convocato dal c.t. Roberto Mancini per lo stage di Coverciano. E ai canali ufficiali della FIGC, il neo granata ha parlato delle emozioni provate al momento della chiamate dell’Italia: “La prima convocazione in azzurro è stata un’emozioni incredibile. Non ci credevo che Mancini mi avesse chiamato e che lo avesse fatto insieme a tanti altri calciatori di altissimo livello”.
Il centrocampista ha poi raccontato gli inizi nel mondo del calcio: “I miei inizi risalgano all’età di 5-6 anni. Vedevo gli amici del mio quartiere che andavano tutti a giocare a calcio. Un giorno mamma mi ci ha portato ed è lì che è nata la mia passione, fino ad arrivare nelle giovanili dell’Empoli”.
Italia, Samuele Ricci e la maglia azzurra
Proseguendo nell’intervista, Samuele Ricci ha spiegato anche cosa significa per lui la maglia azzurra: “La maglia azzurra per me rappresenta qualcosa di grande, ma penso lo sia per tutti. Rappresenti la tua nazione e lo devi fare nel miglior modo possibile con serietà e passione”.
Il centrocampista ha fatto anche la trafila in tutte le selezioni Under della Nazionale: “Le giovanili della Nazionale per me sono sempre state motivo di orgoglioso. Quando vieni chiamato fa molto piacere. Ricordo tanti allenatori, tutti mi hanno aiutato e dato qualcosa. Ho sicuramente dei bei ricordi con ognuno di loro. Ricordo un Europeo con l’Under 17, che purtroppo finì con una sconfitta, che mi ha fatto crescere molto“.