L’ex portiere della Nazionale Gianluigi Buffon ha commentato la mancata qualificazione dell’Italia al prossimo Mondiale.
Gianluigi Buffon è una della bandiera del calcio italiano e della Nazionale. In azzurro è stato tra gli eroi del Mondiale vinto nel 2006 in Germania, l’ultimo giocato dall’Italia da protagonista. Poi solo delusioni, prima della doppia mancata qualificazione alla competizione nel 2018 e al prossimo in Qatar.
E proprio del fallimento della squadra di Roberto Mancini, Super Gigi ne ha parlato in una intervista a La Stampa: «C’è modo e modo di uscire. Se avessimo perso ai rigori contro il Portogallo non ci sarebbe stato nulla da dire. Contro la Macedonia è stata, invece, una batosta».
Buffon ha anche additato il c.t. Mancini come uno dei responsabili della debacle: «È stato il protagonista assoluto della rinascita con l’Europeo, ma qualche responsabilità ce l’ha, inevitabilmente, anche lui. Ripartire sarà difficile, alla prima difficoltà potrebbero riaffiorare i fantasmi e i capi di imputazione. L’equilibrio è sottile».
Nazionale, Buffon e la convocazione per il Mondiale che non ci sarà
Il portierone del Parma ha poi parlato della sua ipotetica convocazione nel caso in cui fosse arrivata la qualificazione al Mondiale: «Non penso che sarei stato convocato. La meritocrazia è dalla mia parte, ma ci sono altre valutazioni a cui dare precedenza e che rispetto. Sarebbe stato giusto, considerate le scelte degli ultimi anni».
Una battuta, poi, anche su Donnarumma e i problemi in campo che sta attraversando nell’ultimo periodo: «Il tempo e le prestazioni leniranno tutto. Certo, dopo momenti così non è più concessa nessuna sbavatura, ma ci siamo passati tutti: con la sua bravura non avrà altri impicci».
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