Il calciatore della Roma Zaniolo si è raccontato in una intervista a The Athletic, dall’infortunio alla Nazionale fino al sogno Pallone d’oro.
La vita a tinte azzurre di Nicolò Zaniolo non è stata condita, fino a questo momento, di grandissime gioie. Anzi, proprio con la Nazionale è stato vittima del secondo grave infortunio al ginocchio a distanza di mesi dal rientro in campo dopo il primo stop. Ora, però, il gioiello della Roma è pronto a riprendersi quanto gli è stato tolto in passato e nel nuovo corso di Roberto Mancini sarà sicuramente uno dei pilastri.
E in una intervista a The Athletic, Zaniolo ha parlato proprio del suo futuro in azzurro: «L’Italia ha sempre avuto grandi campioni, quindi le aspettative sono alte. Se le persone decideranno che io sarò il nuovo ipotetico numero 10 della Nazionale, ben venga».
Il calciatore giallorosso ha poi raccontato l’esperienza del doppio infortunio: «L’infortunio è arrivato quando ero in un buon periodo, stavo giocando bene e stavo bene. È stata una bella batosta contro la Juventus, ma con l’entusiasmo di voler rientrare subito non è stato così brutto. Mi sono messo a lavorare e sono rientrato in campo.
La vera batosta è arrivata con il secondo infortunio. Stavo giocando bene di nuovo, ero titolare in nazionale e mi sentivo bene. Poi è arrivato l’infortunio a due mesi dal rientro. Dover ripartire di nuovo è stato difficile. Con l’aiuto della mia famiglia sono riuscito a rimboccarmi le maniche e sono riuscito a voltare pagina. Penso che quello sia stato davvero un momento brutto, che però mi ha fatto crescere tanto».
Zaniolo, la Nazionale e il sogno del Pallone d’oro
Alla domanda sulla vittoria in futuro del Pallone d’oro, Zaniolo ha così risposto: «Si gioca per quello. È il sogno di ogni giocatore. È durissima, ma perché no?».
Infine, il gioiello dell’Italia ha parlato della sua stagione: «Sono tornato a vivere lo spogliatoio, il campo, le emozioni, le partite. Ho giocato quasi tutte le partite, non ho avuto problemi fisici. Sarebbe stato da pazzi pensare che dopo due operazioni importanti avessi potuto segnare 25 gol, non è umano. Sapevo sarebbe stato un anno di rodaggio. Ora sto bene, mi sento al 100%».
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