Il neo attaccante del Monza Gianluca Caprari è ritornato sul suo esordio con la Nazionale italiana e dell’obiettivo di convincere ancora Mancini.
Gianluca Caprari (Foto Twitter ufficiale Nazionale italiana)
Gianluca Caprari è stata una delle sorprese della scorsa stagione di Serie A. Con la maglia dell’Hellas Verona ha infatti messo a segno 12 gol e sfornato 7 assist in 35 partite. Un bottino che ha convinto Berlusconi e Galliani a farne uno dei fantasista del loro Monza che affronterà il massimo campionato per la prima volta.
Ma le ottime prestazione dell’attaccante cresciuto nella Roma, hanno convinto anche il c.t. Roberto Mancini a dargli una chance in Nazionale. Caprari ha infatti fatto parte della spedizione azzurra nelle prime partite di Nations League, facendo anche il suo esordio assoluto nella sfortunata partita persa 5-2 contro la Germania.
Il neo brianzolo, però, non dimentica la sua prima volta con la maglia dell’Italia come ricordato in una intervista al Corriere dello Sport: «Data indimenticabile, quella del mio esordio in Nazionale contro la Germania. Venivo da 20 giorni di sofferenza a causa di un problemino fisico, ma non ho voluto lasciare il ritiro. Indossare quella maglia in una gara ufficiale (Nations League, ndr) per la prima volta è stata una bella esperienza».
Nazionale, Caprari e il blocco Monza in azzurro
Oltre al Caprari, nel Monza ci sono anche Cragno, Sensi e Pessina per un vero e proprio blocco tutto brianzolo: «Magari… Oltre che una soddisfazione, sarebbe un bel vantaggio per il Monza. Noi dobbiamo riuscire ad alzare il livello nel club per fare sempre meglio».
L’attaccante ha poi parlato dei tanti italiani che giocano nella neopromossa lombarda: «Avere tanti italiani è importante perché si crea un gruppo sano e non frazionato in “mini gruppetti” come negli spogliatoi dove ci sono diversi stranieri. Anche a Verona c’erano parecchi italiani e non a caso abbiamo fatto bene».
E in chiusura, Caprari ha svelato i suoi obiettivi che sono anche a tinte azzurre: «Migliorarmi e confermarmi in doppia cifra come gol per dimostrare di valere un’altra chiamata del c.t. Mancini».
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