Il capitano della Nazionale Leonardo Bonucci ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della partita contro l’Inghilterra.
Giornata di vigilia in casa Italia, con la squadra che si prepara alla partita di Nations League contro l’Inghilterra. A prendere la parole in conferenza stampa, insieme al c.t. Roberto Mancini, è stato il capitano della Nazionale Leonardo Bonucci.
Leonardo Bonucci (Foto sito ufficiale FIGC.it)
«Quella con l’Inghilterra sarà una partita molto importante per capire a che punto è il nostro percorso. Dopo la mancata qualificazione al Mondiale e le gare di giugno, con tanti ricambi, capiremo dove migliorare e in cosa. Bisognerà stare attenti alle loro individualità, soprattutto in attacco hanno calciatori che possono decidere il match da un momento all’altro» ha esordito il difensore azzurro.
Bonucci ha poi cercato di spiegare cosa serve per ritrovare l’entusiasmo in azzurro: «Se pensiamo all’entusiasmo dell’Europeo, chiaramente quello è diverso. Credo che in questa Nazionale l’entusiasmo ci sia, poi si amplifica quando inizi a vincere. Servono vittorie e consapevolezza per far capire che il passo falso dovuto alla mancata qualificazione al Mondiale appartiene al passato. Vincere le prossime due partite ci permetterebbe di partecipare quasi sicuramente alle final four di Nations League, dobbiamo pensare a questo».
Nazionale, le parole di Bonucci alla vigilia di Italia-Inghilterra
Bonucci ha parlato anche del nuovo gruppo azzurro: «C’è un po’ di mancanza di coraggio nel farli giocare, ma anche difficoltà nel trovare calciatori di un certo livello pronti per certe competizioni. Però bisogna lavorare e capire che per dare alla Nazionale una squadra all’altezza bisogna rischiare, solo così si potranno avere soddisfazione».
Il capitano della Nazionale ha poi parlato degli inglesi: «Con Kane abbiamo giocato contro tante volte, è tra i migliori attaccanti al mondo. I nuovi li scopriremo, li abbiamo studiato in questi giorni. Sicuramente loro sono avvantaggiati perché scoprono continuamente nuovi talenti e hanno il coraggio di farli giocare».
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