L’assistente tecnico della Nazionale Daniele De Rossi ha parlato del nuovo gruppo dell’Italia nato dopo la mancata qualificazione al Mondiale.
Nello staff del c.t. Roberto Mancini, c’è anche un uomo di carattere ed esperienza come Daniele De Rossi. Nel ruolo di assistente tecnico, l’ex bandiera della Roma ha fatto parte anche della trionfale spedizione azzurra a Euro 2020.
Nel corso del Social Football Summit, De Rossi ha parlato del nuovo gruppo della Nazionale che si è creato dopo la mancata qualificazione al Mondiale in Qatar: «Sono entrato in un gruppo dove si percepisce la voglia di stare in Nazionale: un gruppo che ha saputo rinascere dalle proprie ceneri, come è accaduto con l’Europeo, che ricordiamo con gioia perché lo abbiamo vinto, ma che ci aveva lasciato grandi sensazioni già prima di Wembley».
L’assistente del c.t. dell’Italia ha poi ricordato il periodo dell’Europeo: «Siamo stati 50 giorni in bolla senza vedere i parenti e dal punto di vista emozionale è stato forte, ma l’atmosfera era talmente bella che se ci avessero detto di stare altri 10 giorni assieme ci saremmo stati volentieri».
Nazionale, De Rossi e le qualità di Raspadori
De Rossi ha parlato anche di Giacomo Raspadori, match winner contro l’Inghilterra e autore del gol del momentaneo 1-0 in casa dell’Ungheria: «Lo definisco un “giovane gentiluomo”, uno che avrebbe potuto giocare anche alla mia epoca».
In chiusura, poi, DDR ha fatto il punto sui giovani: «Hanno una fortuna gigantesca, ovvero quella di avere un c.t. che li guarda e che non ha paura di lanciarli. C’è un po’ meno materia prima rispetto al passato, anche perché si va meno per strada o, come è accaduto a me, in spiaggia a giocare, ma abbiamo trovato quattro o cinque giocatori di grande valore».
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