Il portiere della Sampdoria Emil Audero ha parlato delle sue chance di essere chiamato in Nazionale maggiore.
Nonostante i risultati negativi della Sampdoria in questo inizio di stagione, Emil Audero si sta dimostrando uno dei migliori portiere del nostro campionato. Prestazioni che potrebbero anche metterlo in luce agli occhi del c.t. dell’Italia Roberto Mancini.
L’ex Juventus ha fatto tutta la trafila nelle giovanili azzurre, ma non è mai arrivato a vestire la maglia della Nazionale maggiore. E in una intervista a La Gazzetta dello Sport, Audero ha parlato proprio del suo sogno di giocare con l’Italia: «Il mio bilancio è abbastanza positivo, ma ora sono completamente focalizzato sulla Sampdoria. E comunque non dipende da me. Posso solo fare il mio meglio qui».
Audero e le sue qualità di para rigori
Audero ha parlato anche della sua qualità di para rigori, con 4 penalty su 9 parati in Serie A dal 2021: «Un aumento dei penalty parati è sotto gli occhi di tutti, ma bisogna analizzare chi è il rigorista e quale è l’andamento della squadra in oggetto. Se ne avessi parati 5 su 10 a Ronaldo, il dato avrebbe avuto una valenza maggiore, proprio perché il repertorio di tiri di CR7 è infinitamente ampio, così come ad esempio quello di Immobile. Possono fare errori, ma sono sempre pochi su un numero altissimo di penalty battuti. Ricordo il mio primo anno alla Samp: Ronaldo in quel periodo li batteva aperti. Invece, contro di me calciò centrale. Spesso il rigore è un atto a sé. Gente come Jorginho o Perotti ti aspetta, ti guarda, e poi tira. Anche il comportamento dei portieri varia. Ter Stegen si muove moltissimo, poi si blocca.
Poi ha chiuso: «La verità? Se calciato bene, è difficile pararlo. C’è poi pure quella regolina fastidiosa per cui un piede deve stare sulla linea…».
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