Il centrocampista della Juventus Nicolò Fagioli ha parlato delle sue sensazioni dopo la prima convocazione con la Nazionale maggiore.
Tra le novità delle convocazioni del c.t. Roberto Mancini per le due amichevoli contro Albania e Austria, c’è anche Nicolò Fagioli; il centrocampista classe 2001 della Juventus che molto ha fatto nell’ultimo mese in campionato.
Parlando ai microfoni dei canali ufficiali della Nazionale, il giovane calciatore ha parlato delle sensazioni provate dopo la prima chiamata nell’Italia dei “grandi”: «Non mi aspettavo la convocazione, dormivo e non me ne ero accorto. Avevamo giocato a Verona ed ero stanco. Poi mi sono arrivati i messaggi. Non me l’aspettavo, ero felice e lo era anche la mia famiglia, è stata una bella soddisfazione».
Il bianconero ha raccontato anche come è andato il primo giorno di ritiro con i nuovi compagni: «Siamo arrivati alle 12, ci siamo conosciuti e poi siamo scesi in campo per una mezzora. È stato molto emozionante, mi sto godendo questo momento. Quando giochi a calcio lavori sempre per la Nazionale, anche se quando sei piccolo non te l’aspetti».
Nazionale, le parole di Fagioli sulla prima convocazione in azzurro
Fagioli ha poi parlato di quello che è il suo ruolo e di chi sono i suoi idoli: «Prima giocavo come trequartista, poi mi hanno spostato più dietro viste le mie caratteristiche. Però ancora non ho deciso in quale posizione mi trovo meglio. Idoli? Del Piero ovviamente, lo è stato fin da quando ero piccolo e il gol in semifinale al Mondiale rimarrà sempre. Mi ha fatto i complimenti per il gol o belle giocate. Mi ispiro a lui e a Dybala, mi piacciono i giocatori più talentuosi».
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