L’attaccante dell’Empoli Francesco Caputo ha parlato delle emozioni vissute per la prima convocazione in Nazionale.
Francesco Caputo è tra gli attaccanti che negli ultimi anni è diventato un beniamino degli italiani, grazie anche alla sua reputazione come bomber di provincia. Grazie alle sue prestazioni, il bomber dell’Empoli è riuscito anche a conquistare la maglia della Nazionale con due presenze e 1 gol nel 2020.
E in una intervista a Fanpage, Caputo ha raccontato le emozioni provate per la prima convocazione con l’Italia: «Le emozioni sono indescrivibili, solo chi può vivere certi momenti le può provare. Sono uniche. Al momento della convocazione sono scoppiato a piangere e me lo ricordo ancora oggi: ero solo a casa a Modena e subito ho chiamato mia moglie e i miei figli per dirglielo. Sono emozioni incredibili dopo tanti anni di sacrifici. Devo ringraziare sempre mister Mancini per avermi dato questa possibilità».
Caputo e i sacrifici per arrivare in Nazionale
Caputo ha poi parlato dei sacrifici fatti per arrivare in Nazionale: «Io un punto di riferimento per i giovani?Questa cosa non l’ho percepita solo al Sud ma anche al Nord. Sono il ragazzo del popolo, uno che ci ha creduto e ho raggiunto la Nazionale dopo tanti sacrifici. Non mi ha regalato niente nessuno e sono felice perché posso essere un esempio per i ragazzi più giovani o per quelli che vivono in realtà più difficoltosa. C’è un po’ di differenza tra crescere al Sud o al Nord, anche per le strutture e le scuole calcio che ci sono, ma credo che al meridione ci sono tanti ragazzi che possono dare tanto al calcio italiano».
Leggi anche >>> Nazionale, Acerbi: «Io il dopo Chiellini? No, sono vecchio…»