Il c.t. della Nazionale Roberto Mancini ha parlato nel primo giorno di ritiro in vista delle partite contro Inghilterra e Malta.
È cominciato il ritiro della Nazionale in vista del doppio contro Inghilterra e Malta, partite che valgono per le prime due gare di qualificazione a EURO 2024. Dopo la delusione legata alla mancata qualificazione al Mondiale in Qatar, l’Italia deve ripartire e c’è grande attesa per le prime uscite ufficiali dell’anno.
Il commissario tecnico Roberto Mancini ha parlato in conferenza stampa, commentando anche le sue convocazioni: «Anni fa dissi che in Nazionale dovevano giocare i calciatori nati in Italia. Ma il mondo è cambiato e tutte le nazionali hanno giocatori naturalizzati o di altre nazioni. Abbiamo avuto giocatori che hanno fatto tutta la trafila in azzurro e poi sono stati presi da altri perché avevano il doppio passaporto. Dobbiamo fare la stessa cosa. In Italia non ci sono giocatori, inutile negarlo».
Sulla mancanza di centravanti, il c.t. ha dichiarato: «Non so per quale motivo vengano fuori pochi attaccanti, siamo davvero molto limitati nel reparto offensivo. Ci sono gare a livello Primavera che non hanno italiani. Abbiamo tre squadre ai quarti di finale di Champions League, ma su tre squadre gli italiani al massimo sono 7/8. La realtà è questa».
Nazionale, le parole di Mancini in conferenza stampa su Retegui e l’Inghilterra
Mancini ha poi commentato la convocazione di Mateo Retegui: «Lo seguivamo da tempo. Ha qualità ed è un ragazzo giovane e sveglio. Non pensavamo dicesse di sì, la speranza è che possa essere importante. I paesi dove vengono fuori i giocatori sono l’Argentina, il Brasile, l’Uruguay, dove i ragazzi giocano ancora per strada come facevamo noi».
E ancor: «Gnonto qui non l’ha preso nessuno, però gioca titolare in Premier League e in estate potevano prenderlo la Sampdoria o la Fiorentina. C’è Oristanio, che gioca bene ma in Olanda. Zaniolo è un po’ l’emblema, non giocava e poi s’è ritrovato titolare in Champions League. Dobbiamo cercare di andare a scovarli da qualche parte, in tutti i modi».
Sulla partita con l’Inghilterra: «Ormai Italia-Inghilterra è diventato un classico un po’ come Italia-Germania. Loro sono da diverso tempo una grande nazionale, piena di giocatori di talento, di forza e di tecnica. Hanno più scelta di noi per tanti motivi, ma a Napoli vogliamo disputare una bella partita, giocare bene e iniziare bene queste qualificazioni. Sarà una gara dura come lo sono state tutte le altre, mi aspetto come sempre una bella spinta dai tifosi napoletani».