Il difensore della Nazionale Elena Linari ha parlato in conferenza stampa in vista della partita contro la Svezia, secondo match dei Mondiali femminili.
Dopo la vittoria all’esordio contro l’Argentina, l’Italia si prepara al secondo match del girone dei Mondiali femminili. Le Azzurre se la vedranno, sabato mattina alle ore 9.30 italiane, contro la Svezia in una partita che potrebbe essere già decisiva per il passaggio.
In vista del match contro le scandinave, ha parlato in conferenza stampa Elena Linari: «Conosciamo il valore della Svezia e sappiamo che sarà una partita molto difficile. La vittoria di lunedì ci ha dato una visione positiva, dobbiamo continuare a metterci anima, cuore e tanta voglia di dimostrare il nostro valore. Siamo una squadra giovane e con tanta qualità, ma non dobbiamo fare l’errore di sottovalutare l’impegno».
Sul suo ruolo di leader, il difensore della Nazionale e della Roma ha dichiarato: «Fa molto strano essere considerata una leader. Quando vesto la maglia dell’Italia mi sembra sempre di avere 19 anni, quando ricevetti la prima convocazione. È un grande onore essere qui e per raggiungere grandi obiettivi tocca prendersi delle responsabilità. Con le altre veterane mettiamo la nostra esperienza a disposizione delle nuove arrivate».
Italia femminile, le parole di Linari in vista della Svezia
Linari ha parlato anche della solidità difensiva mostrata dall’Italia femminile contro l’Argentina: «Non subire gol ti aiuta a non prenderne. Questa massima l’ho inventata adesso, ma lo dico perché quando subiamo una rete non vado mai a letto serena. Mi auguro di non prenderli e magari di farne qualcuno in più».
La centrale azzurra ha chiuso sottolineando come la Nazionale sia tornata dopo un periodo difficile: «Nelle ultime partite ho rivisto l’Italia che conoscevo. È stata una risposta soprattutto per noi stesse. Durante l’Europeo e sul finire dello scorso anno avevamo perso un po’ di spensieratezza, ma per fortuna alla Arnold Clark Cup ci siamo guardate negli occhi e grazie alla vittoria con la Corea del Sud ci siamo ritrovate».