Il neo commissario tecnico della Nazionale Luciano Spalletti si è presentato in conferenza stampa, dopo l’ufficialità dello scorso 18 agosto.
È arrivato il primo giorno di Luciano Spalletti da commissario tecnico della Nazionale, dopo l’ufficialità arrivata lo scorso 18 agosto a distanza di pochi giorni dall’addio improvviso di Roberto Mancini. Nel centro sportivo di Coverciano, il neo c.t. azzurro si è presentato in conferenza stampa.
«Ringrazio Gravina per avermi dato questo bellissimo incarico. Sono stati giorni molto intensi, dovevano darmi tutte quelle cose per permettermi di sviluppare bene il mio lavoro e l’hanno fatto in maniera completa. Essere qui alla conferenza stampa della mia presentazione come c.t. dell’Italia è una emozione indescrivibile. È un sogno che parte da lontano, da quando nel 1970 mia madre mi cucì una grande bandiera per festeggiare quel fantastico 4-3 contro la Germania. Quella bandiera la riporterò in campo e spero di di far rinascere quel sogno in tutte le migliaia di bambini che sono a guardare la Nazionale». Queste le prime parole di Spalletti come nuovo commissario tecnico della Nazionale.
Il c.t. ha poi parlato della questione legata alla clausola da pagare al Napoli: «Niente mi farà retrocedere dal pensiero di aver preso la decisione corretta. Ci sono delle cose che dobbiamo mettere a posto, ci stanno lavorando gli avvocati e io spero si possa arrivare il prima possibile alla migliore soluzione per tutte e due le parti».
Nazionale, la conferenza stampa di presentazione di Luciano Spalletti
Spalletti si è poi concentrato sulle convocazioni appena effettuate in vista delle due partite contro Macedonia e Ucraina: «Saranno due gare fondamentali, abbiamo bisogno di un po’ di spessore internazionale e di esperienza. Questa maglia è un dono troppo importante e che bisogna contraccambiare. Io tento di scegliere i migliori valutando in questo momento anche il minutaggio. Ora siamo all’inizio della preparazione e Verratti e Jorginho, ad esempio, non pensabile portarli dentro non avendo giocato minuti».
Su chi sarà il regista della sua Nazionale, il neo c.t. ha detto: «Il regista può avere diverse caratteristiche, può essere più di gioco o più tignoso. In questo ruolo in squadra ne abbiamo, uno è Locatelli che fa il regista nella Juventus. E poi ci sono anche altri calciatori senza fare nomi, Cristante lo sta facendo in maniera splendida e ha quella fisicità che ti può aiutare in una parte della partita e potrà aiutare di più i suoi compagni di reparto. Ora la fisicità è diventata una cosa fondamentale nel calcio».
Spalletti e la questione centravanti
Spalletti ha poi parlato della questione centravanti che in Italia non sembra trovare soluzione: «Nel nostro Paese i centravanti ci sono, ci sono calciatori in grado di vestire questa maglia. Non ho chiamato Kean e Scamacca per il minutaggio, ne ho chiamati altri tre e andrò a conoscerli. Poi è chiaro che quello fisico ha caratteristiche ben precise, ma magari Raspadori è più bravo a partecipare al gioco di squadra. Andremo a cercare cose e risposte che siano complete e ci possano dare entrambe le cose, altrimenti cercheremo di calcare la mano su chi è ben calibrato su certe caratteristiche. Ma ci sono potenzialità uguali da poter sfruttare e poi secondo me ci sono anche giocatori di altre posizioni che possono giocare lì».