Il leggendario portiere italiano Dino Zoff compie 80 anni e si è raccontato in una intervista a La Gazzetta dello Sport.
Dino Zoff è una delle leggende viventi del calcio italiano. Campione d’Europa nel 1968, del Mondo nell’indimenticabile 1982, ha scritto pagine di storia indelebili della storia tra i pali della Nazionale italiana e dei club in cui ha giocato.
Oggi, 28 febbraio, Zoff raggiunge un traguardo importante raggiunge quota 80 anni. E per l’occasione, lo storico portiere dell’Italia si è raccontato in una intervista a La Gazzetta dello Sport lanciando subito una provocazione all’epoca moderna: “Mi sforzo di capire i giovani di oggi, ma faccio fatica. Come loro non riescono a capire la mia adolescenza, scandita dalle stagioni per giocare all’aperto. Il massimo della trasgressione era saltare in un campo per mangiare qualche frutto maturo, ma guai se papà se ne accorgeva. Dovevo subito restituire quanto preso“.
Zoff ha anche allenato la Nazionale dal 1998 al 2000 e ha parlato delle sue dimissioni di commissario tecnico: “Fu naturale. Era stata messa in discussione la mia credibilità. Nel contesto dell’ambiente nessuno difese l’onorabilità del ruolo, a quel punto capii – per la mia dignità – che non potevo ricoprire quell’incarico. E non ho rimpianti”.
Compleanno Zoff, la delusione più grande di Dino
Il fresco 80enne ha poi svelato quali siano state le delusioni più grandi della sua carriera: “La mancata convocazione con la Nazionale Juniores per l’Europeo di categoria, in Portogallo. Avevo 19 anni, giocavo nell’Udinese, e la Gazzetta aveva scritto che sarei stato chiamato. Tutto sembrava sicuro, dalla federcalcio ero stato contattato per i documenti. Feci il passaporto. Camminavo fiero a Mariano del Friuli. Poi niente convocazione e per la vergogna non uscivo più.
Una lezione, poi ne ebbi una più pesante. Nel 1978 dopo il Mondiale venni massacrato. Avevo 36 anni e per via dei gol subiti dalla distanza contro Olanda e Brasile scrissero che “non ci vedevo”. Un insulto pesantissimo. Come se dicessero a un giornalista che non conosce la grammatica. Attaccato nella mia serietà professionale. Pensai di ritirarmi”.
Sul momento che sta vivendo invece l’Italia di Roberto Mancini, che rischia di non andare al Mondiale, Zoff ha detto: “Mi auguro proprio di sì. Gli azzurri devono ritrovare gli equilibri dell’Europeo, non è semplice, ma ho fiducia in Mancini”.