Il capitano della Nazionale campione del Mondo nel 2006 Fabio Cannavaro ha parlato delle voci che lo volevano vicino al ruolo di c.t. dell’Italia.
A seguito della sconfitta contro la Macedonia del Nord, che ha sancito la seconda esclusione consecutiva dell’Italia dai Mondiali, il futuro di Roberto Mancini sulla panchina azzurra è stato messo fortemente in discussione. E tra i papabili nomi per il post Mancio, si era fatto prepotentemente avanti quello di Fabio Cannavaro coadiuvato da Marcello Lippi.
E in una intervista ai microfoni di Sky Sport, il capitano della Nazionale campione del Mondo nel 2006 ha parlato delle voci che lo vedevano come il candidato principale al ruolo di nuovo commissario tecnico: «È normale che quando non si raggiunge una manifestazione come il Mondiale escano fuori nomi di possibili sostituti in panchina. Il mio passato con la Nazionale è importante, ma non c’è nulla di vero, sono solo cose che escono sui giornali. Però vuol dire che sto facendo bene».
Sulla mancata qualificazione dell’Italia al Mondiale, Cannavaro ha dichiarato: «La mancata partecipazione ormai sembra essere diventata una normalità: questo è un sistema che non funziona, bisogna cambiare. Dobbiamo svegliarci».
Nazionale, Cannavaro e le voci sul ruolo di c.t. dell’Italia
Cannavaro è stato a lungo allenatore del Guangzhou in Cina, ma adesso vorrebbe cimentarsi in Europa come tecnico: «Io ho fatto la scelta di girare e fare esperienza all’estero, per conoscere anche altri Paesi. Sono italiano e mi piacerebbe partire anche dall’Italia ma ripeto, bisogna fare qualcosa. Mi piacerebbe avere un progetto per far vedere cosa ho in testa».
Il Pallone d’oro 2006 ha poi chiuso parlando dell’arretratezza del calcio italiano: «Sì, sotto tutti i punti di vista. Ho visto la partita tra Portogallo-Turchia e Italia-Macedonia. Si notava una differenza importante già tra i due stadi. Continuiamo così e non ci rendiamo conto che dalle altre parti vanno più veloci di noi e che non siamo più i migliori».
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