Il capitano dell’Italia femminile Sara Gama ha parlato in vista dell’Europeo che comincerà il prossimo 6 luglio in Inghilterra.
Manca sempre meno all’inizi0 dell’Europeo femminile che si svolgerà in Inghilterra. La manifestazione alzerà il sipario il prossimo 6 luglio, mentre l’esordio della nostra Nazionale è in programma il 10 luglio contro la Francia al New York Stadium di Rotherham.
E in vista dell’inizio della competizione, Sara Gama, capitano dell’Italia femminile, ha rilasciato un’intervista ai microfoni di Sky Sport: «La pressione sta crescendo, ma perché abbiamo capito cosa stiamo facendo qui e cosa abbiamo fatto in questi anni. Lo facciamo per tutti, per me, per le mie compagne e per lo sviluppo di questo movimento, ma allo stesso tempo dobbiamo prendere questo Europeo come un gioco, cioè come quello che è. Noi giochiamo perché abbiamo tanta passione, dobbiamo divertirci perché ce lo siamo meritato».
Il difensore della Juventus ha poi della crescita del calcio femminile in Italia: «È un grande momento di trasformazione. Negli ultimi 5-7 anni ha avuto una grande accelerazione e un’altra spinta la darà l’arrivo del professionismo quest’estate, è un passaggio sacrosanto che darà credibilità a questo movimento e contribuirà a farlo diventare più attraente».
Italia femminile, Sara Gama in vista di Euro 2022
Sara Gama ha anche elogiato il lavoro della c.t. Bertolini sulla panchina delle Azzurre: «Da diverso tempo è il c.t. dell’Italia femminile, è in grado di prendere tutte le forze fresche che arrivano e con il nostro aiuto è in grado di far capire cosa vuol dire far parte di questa nazionale. Bisogna avere entusiasmo e spirito di sacrificio. Noi con lei abbiamo fatto tante cose buone, che vogliamo ripetere e al contempo vogliamo sperimentare cose nuove».
Il capitano azzurro ha poi concluso: «Stiamo lavorando bene, in armonia, cosa che conta di più. L’abbiamo fatto al Mondiale, va fatto anche adesso perché è una situazione diversa e una competizione differente. Vogliamo vedere quanto siamo cresciute in tre anni, dopo aver giocato in modo diverso competizioni molto più importanti».
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