In vista del doppio impegno contro Inghilterra e Malta, il c.t. della Nazionale Roberto Mancini ha deciso di preconvocare l’attaccante del Tigre Mateo Retegui.
Nelle ultime interviste rilasciate a vari media, il c.t. della Nazionale Roberto Mancini si è lamentato per la scarsa disponibilità di centravanti che c’è in Italia. Immobile è k.o., Belotti gioca pochissimo con la Roma e Scamacca e Raspadori sono alle prese con problemi fisici. E allora ecco che il commissario tecnico stupisce e inserisce un altro nome a sorpresa, dopo quello di Andrea Compagno, nei preconvocati in vista del doppio impegno contro Inghilterra e Malta.
Si tratta di Mateo Retegui, bomber classe 1999 di proprietà del Boca Juniors ora in prestito al Tigre che tanto sta bene sta facendo in questo inizio di Superliga argentina. Il calciatore ha il doppio passaporto e in queste settimane ha sorpreso tutti segnando 6 gol nelle prime 6 partite di campionato.
Roberto Mancini ha deciso allora di tentare la carta Albiceleste per provare a risolvere il problema attaccante in Nazionale. Ora però toccherà a Retegui decidere se accettare la chiamata dell’Italia o attendere una possibile convocazione da parte dell’Argentina campione del Mondo.
Mateo Retegui, chi è l’attaccante preconvocato da Mancini
Mate Retegui è un classe 1999 e nel 2016 è arrivato al Boca Juniors dopo essere cresciuto nelle giovanili del River Plate. È un attaccante forte fisicamente, alto 186cm, e prima di approdare in prestito al Tigre ha fatto esperienza anche all’Estudiantes e al Talleres.
Prima dei 6 gol in 6 partite di questa stagione, nella passata annata sempre con il Tigre ha segnato 23 reti in 42 partite vincendo il titolo di capocannoniere del campionato argentino. Numeri importantissimi quindi per il calciatore che presto potrebbe indossare la maglia dell’Italia e risolvere, si spera, i problemi in area di rigore della Nazionale.
Retegui viene da una famiglia di giocatori di hockey su prato, con il papà Carlos “El Chapa” Retegui che nel ruolo di c.t. è stato capace di vincere l’Olimpiade di Rio de Janeiro nel 2016. Proprio dal padre, l’attaccante prende il soprannome di Chapito.