Il presidente della FIGC Gabriele Gravina ha parlato in vista della partita contro l’Inghilterra facendo anche il punto sulla situazione del nostro calcio.
Il presidente della FIGC Gabriele Gravina ha parlato, in una lunga intervista a Il Mattino, in vista della partita della Nazionale contro l’Inghilterra facendo anche il punto sulla situazione del nostro calcio con il c.t. Mancini che si è lamentato per i pochi calciatori selezionabili in Serie A.
Sul match contro gli inglesi, il numero uno della Federazione ha dichiarato: «La sfida con gli inglesi è ormai diventata una classica (sorride, ndr). Se ripartiamo dal gruppo, dalla stessa determinazione con cui abbiamo superato l’Inghilterra in due degli ultimi tre scontri diretti, potremo essere soddisfatti perché il carattere, la forza delle idee e la voglia di vincere saranno più importanti del superiore valore dei singoli di Southgate».
Gravina ha poi dato ragione a Mancini sulla pochezza dei centravanti convocabili: «Sono troppo pochi i selezionabili per la Nazionale italiana in generale! Nei nostri vivai abbiamo tanto talento, ma bisogna metterlo nelle condizioni di giocare, sbagliare e maturare, solo così si diventa campione. La scuola degli attaccanti italiani è sempre stata straordinaria, spero sia solo un ciclo, anche se temo che l’esterofilia dei Club si concentri maggiormente sulle punte per regalare ai tifosi nomi altisonanti, che spesso però non valgono le aspettative».
Nazionale, Gravina su Italia-Inghilterra al Maradona
Il presidente della FIGC ha parlato anche del ritorno dell’Italia a Napoli dopo 10 anni: «Ho fortemente voluto il ritorno della Nazionale italiana a Napoli, mancava da troppo tempo. Per questo ringrazio il presidente De Laurentiis e il sindaco Manfredi, con i quali abbiamo lavorato a stretto contatto per realizzare questo obiettivo. Personalmente sono molto legato alla Campania e a Napoli in particolare. Un legame che si è creato negli anni di Maradona, uno spettacolo per gli occhi che non dimenticherò mai».
Infine Gravina ha dichiarato: «Bisogna rimboccarci le maniche, tutti insieme. L’impresa del 2021 è stata qualcosa di straordinario, perché si è riusciti con la forza del gruppo a ottenere un risultato che alla vigilia sembrava impossibile. Ma non dobbiamo dimenticare che abbiamo bisogno di una sterzata di sistema se vogliamo creare le condizioni per creare un gruppo azzurro di qualità in grado di competere con le Nazionali più forti. Bisogna investire sui vivai non per necessità ma per convinzione, ne trarrebbero beneficio sia i Club che la maglia azzurra».
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