Il c.t. della Nazionale Roberto Mancini ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della finale di Nations League per il terzo e quarto posto tra Italia e Olanda.
Domenica 18 giugno alle ore 15:00, l’Italia si giocherà la “finalina” di Nations League per il terzo e quarto contro i padroni di casa dell’Olanda. E alla vigilia della partita, il commissario tecnico azzurro Roberto Mancini ha parlato in conferenza stampa presentando il match.
«Domani il modulo di riferimento sarà sicuramente il 4-3-3. Immobile o Retegui in attacco? Era previsto che giocassero una partita a testa: a questo punto della stagione i calciatori sono stanchi, non al cento per cento, e per questo ci saranno sicuramente dei cambi rispetto a giovedì. Da Mateo mi aspetto una buona partita: lui è uno che fa gol, dunque mi attendo che ne faccia, anche se non sarà facile perché la difesa dell’Olanda è solida. Gli servirà» le parole del c.t. sull’assetto tattico della Nazionale contro gli Oranje.
Mancini ha parlato anche di quella che potrebbe essere l’ultima partita in azzurro di Leonardo Bonucci: «Leo è sempre stato importante per noi, ma arriva sempre un momento in cui tutto finisce, quando si alza l’età».
Olanda-Italia, le parole di Mancini in conferenza stampa
Il commissario tecnico degli Azzurri ha puntato i riflettori anche su quello che sarà il nuovo ciclo dell’Italia: «Il progetto di rinnovamento è già partito: il girone di qualificazione di Nations League lo abbiamo giocato con giocatori giovani, alcuni erano anche poco conosciuti. Per queste due partite ci sono state poi anche delle variabili: il Mondiale Under 20, due ragazzi all’Europeo Under 21 (Tonali e Scalvini, ndr), Bastoni che non stava bene. Per certe partite serve sempre anche un po’ di esperienza internazionale, ma quanti giovani hanno già giocato? L’esempio è Frattesi: bravo, ma non ha mai giocato in Europa e allora l’esperienza se la fa con noi».
Mancini ha poi parlato del progetto che punta la Mondiali 2026: «I giovani bravi non mancano e continuo a pensare che con loro l’Italia possa rischiare di arrivare al Mondiale 2026 per vincerlo».