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Il commissario tecnico della Nazionale Luciano Spalletti ha parlato in conferenza stampa nel primo giorno di ritiro in vista dei match contro Belgio e Israele

La Nazionale è attesa da due impegni importanti in Nations League contro Belgio Israele per dare continuità alle due ottime prestazioni di settembre. Nel primo giorno di ritiro, il commissario tecnico Luciano Spalletti ha preso la parola in conferenza stampa parlando delle novità tra i convocati e degli obiettivi in queste quasi due settimane azzurre.

Nazionale, le parole di Spalletti in conferenza stampa

«La parola d’ordine ora è dare continuità. I nostri campioni hanno capito che sfruttare bene queste giornate con la Nazionale gli fa bene anche per il futuro nella loro squadra. Ho visto che dopo aver fatto bene nelle partite di settembre i giocatori dell’Italia hanno fatto bene anche con la loro squadra. Il campionato poi dà sempre delle alternative, alcune le abbiamo qui. Certo ci sono gli infortuni che tolgono qualcosa, ma secondo me dipendono più dalla pressione psicologica che da cause muscolari. Stamattina li ho visti belli entusiasti e questo mi fa piacere, si va a giocare con fiducia». 

Luciano Spalletti

Luciano Spalletti (Foto sito ufficiale Figc.it)

Su Maldini

«Io a disposizione ho solo i colpi di Daniel e lui ha tante qualità, è un po’ il giocatore che ci manca. Ha la giocata bella incantevole e poi regge botta nei contrasti, sa metterti il naso davanti e poi diventa difficile riprenderlo. Sa giocare benissimo con le spalle alla difesa avversaria: a volte si assenta dal gioco ma io vedendolo giocare con continuità gli ho trovato una crescita abbastanza importante. Vediamo che effetto gli fa essere qui questa settimana, sono convinto che stare qui possa creargli cose belle dentro in grado di creare giocate d’arte. Lo si stimolerà a essere più continuo perché a volte esce dal gioco, ci parlo volentieri perché mi sembra abbia possibilità importanti». 

Su Pisilli

«A vederlo mi sembra proprio un bel centrocampista, sa fare entrambe le fasi. De Rossi mi diceva che nelle partitine è uno che fa sempre gol, arriva sempre. Ha frequenza ed energia. È uno che sa fare un po’ tutto, può far parte della nostra nuova storia. Penso che anche lui meritasse di venire qui con noi e ora ci renderemo conto». 

Sulle convocazioni in futuro di Chiesa e Zaccagni

«Se con questo modulo c’è meno spazio per loro? Un po’ sì, un po’ no. Zaccagni ieri ha fatto un gol da seconda punta. Chiesa nella Juventus di Allegri ha spesso giocato in quel ruolo lì e io lo vedo in quel ruolo. C’è bisogno che capisca determinate cose, ma secondo me lo può fare. Zaniolo con Gasperini fa la seconda punta ed è dentro il campo. Basta vedere che hanno piacere a stare dentro, non hanno il timore di sentire il fiato del difensore dietro il collo. Perché quando giochi esterno è diverso, hai una prospettiva diversa e ti rendi sempre conto di ciò che sta per avvenire. Stare dentro qualche volta vuol dire perdere di vista il difensore e ci vuole qualche caratteristica in più. I giocatori citati lo sanno fare e a casa abbiamo lasciato diversi ipotetici convocati: Maldini e Pisilli li porto dentro nei 23 perché voglio vederli nella convinzione di poterli vedere in campo, far parte di una partita della Nazionale a poter fare la differenza». 

Su Retegui

«Io sono contento quando vedo i giocatori crescere e pieni di momenti di belle cose. Mateo ci aveva già dimostrato di essere un professionista straordinario e un goleador affidabile, è un giocatore esperto della nostra Nazionale in quel reparto lì, un calciatore forte. Chiaramente se fanno gol aumenta l’entusiasmo e riescono cose ancora migliori». 

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